Il nome Pozzuolo deriva dalle tante “polle” d’acqua sorgiva dei fontanili, che alimentavano i pozzi dei tanti cortili. Si attingeva un’acqua freschissima, di soli 11 gradi.
Il fontanile è composto da due elementi: la testa e l’asta o canale. Sul fondo della testa del fontanile pullulano vene idriche, in corrispondenza delle quali venivano infissi tini di rovere o tubi di cemento del diametro di circa 70-80 cm, che raramente superavano la profondità di 3 metri. L’acqua che sale dai tini alla testa del fontanile viene convogliata nell’asta o canale, che fa defluire le acque.
L’importanza dei fontanili per l’agricoltura è sempre stata notevole, non solo per le abbondanti quantità di acqua sorgiva disponibili per l’irrigazione, ma anche perché, durante tutto l’anno, l’acqua mantiene una temperatura costante di 12-14 gradi.
Per consentire il regolare deflusso delle acque ed evitare l’interramento, la manutenzione del fontanile è determinante.
Ad oggi sono pochi i fontanili ancora attivi. Uno di questi è il Fontanile Cereda, che si origina a nord, in prossimità della Cascina Porro, e si snoda all’interno delle campagne pozzuolesi, attraversando l’abitato e suddividendosi in due diramazioni. Storicamente era impiegato per alimentare le marcite situate a sud del paese; oggi è attivo in corrispondenza della stagione estiva.